Oggi si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale degli Oceani.
Nel giugno del 1992 a Rio de Janeiro si tenne la Conferenza Mondiale su Ambiente e Sviluppo, anche conosciuta come Summit della Terra. In quest’occasione vennero affrontate tematiche importanti come le risorse di energia alternative e la scarsità d’acqua. A questo proposito, il Canada propose la creazione di una giornata mondiale per celebrare gli oceani, che l’organizzazione The Ocean Project ha istituito nel 2002. Il riconoscimento ufficiale c’è stato solo nel 2008, quando le Nazioni Unite hanno stabilito l’8 giugno come la Giornata Mondiale degli Oceani.
Ogni anno questa ricorrenza verte su un tema specifico, quello di quest’anno è “Pianeta Oceano: le correnti stanno cambiando”. L’obiettivo è sottolineare l’urgenza di mettere gli oceani al centro dell’agenda politica internazionale, in quanto fondamentali per la nostra vita. Infatti, il focus d’azione del 2023 è proteggere almeno il 30% del nostro Pianeta Blu entro il 2030 per un oceano e un clima sani.
L’importanza di celebrare il Pianeta Oceano
Gli oceani ricoprono circa il 70% della superficie terrestre e sono fondamentali per l’uomo. Queste acque rappresentano una fonte di vita poiché danno origine alla maggior parte dell’ossigeno del pianeta e sono in grado di assorbire una discreta quantità di anidride carbonica. Inoltre, permettono la regolazione del clima assimilando gran parte del calore in eccesso e proteggendoci da notevoli aumenti di temperatura. Grazie alla ricerca scientifica, si è scoperto che alcune molecole estratte da organismi marini (come le spugne) hanno proprietà terapeutiche che gli permettono di essere utilizzate per la realizzazione di farmaci e cosmetici. Per questo, possiamo definire gli oceani come farmacie sott’acqua perché il loro ecosistema può contribuire alla nostra salute e guarigione. Un altro motivo per rispettare gli oceani è che questi, essendo una delle fonti principali di proteine animali, ci nutrono quotidianamente e sono anche fondamentali per la nostra economia perché su di essi si basano intere industrie e popolazioni. Per tutte le motivazioni citate è necessario imparare a proteggere queste acque e ad agire nei loro confronti in modo sostenibile e rispettoso.
In che modo le azioni umane stanno distruggendo i nostri oceani?
I danni procurati dall’uomo alle nostre acque sono molteplici. In prima istanza c’è il problema della plastica in mare: negli anni se ne è cumulata così tanta da formare delle vere e proprie isole galleggianti di notevoli dimensioni. Paradossalmente, il problema è ancora più grave sotto la superficie dove le microplastiche vengono ingerite dai pesci ed entrano nella nostra catena alimentare. Altra problematica è causata dai cambiamenti climatici: provocati dai gas serra emessi dalle attività umane, hanno inciso profondamente sugli oceani. L’aumento della temperatura delle acque sta avendo importanti conseguenze, come lo scioglimento dei ghiacciai e lo sbiancamento della barriera corallina. A quest’ultima contribuisce anche l’acidificazione delle acque, che impedisce la corretta formazione dello scheletro di coralli e può influenzare la fotosintesi nelle piante acquatiche. Inoltre, negli oceani si riversano alcune sostanze chimiche derivanti da sversamenti volontari e non che ne causano l’inquinamento. In aggiunta a tutto ciò c’è anche la pesca intensiva, che provoca l’impoverimento della fauna marina.
La priorità
Quindi, prendersi cura degli oceani è diventata una necessità e la comunità internazionale ne è consapevole. La protezione degli oceani, dei mari e dell’ecosistema marino costituisce uno dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. Citata al punto n.14, sottolinea il bisogno di tutelare la vita sott’acqua. Nel 2021 è stato proclamato dalle Nazioni Unite il Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile per mobilitare la comunità scientifica, i governi, le aziende e la società in generale a sviluppare un programma comune di ricerca e innovazione tecnologica per un oceano pulito, sano, sostenibile e sicuro.
In questo giorno di celebrazione abbiamo il dovere di sensibilizzare la società sui danni che stiamo procurando agli oceani e sui benefici che invece traiamo da essi. Bisogna creare maggiore consapevolezza per arrivare ad un impegno individuale e collettivo nel rispetto gli oceani e nell’uso sostenibile delle loro risorse, perché anche le generazioni future dipenderanno dagli oceani per il loro sostentamento!