Il 17 settembre si celebra la quinta edizione del World Cleanup Day, la più grande azione civica di pulizia al mondo. Un’onda verde che coinvolgerà 191 Paesi. Dall’Argentina all’Australia, passando per l’Italia, dove a coordinare l’iniziativa c’è l’associazione ambientale Let’s do It! Italy. L’obiettivo è coinvolgere il 5 per cento della popolazione, ma già migliorare i numeri dello scorso anno sarebbe un ottimo risultato. Nel 2021 sono stati 8,6 milioni che hanno partecipato al WCD in tutto il mondo. Oltre 450mila i volontari che, in tutta Italia, hanno organizzato e partecipato ad attività di pulizia di spiagge, corsi d’acqua, piazze, boschi, parchi.
Nel 2018, primo anno del World Cleanup Day, furono 18 milioni i partecipanti in tutto il mondo. 640mila in Italia. Nel 2019 21,2 milioni su scala mondiale ed oltre 330mila nel nostro Paese. L’anno successivo, complice la pandemia da Covid-19 furono 8,9 milioni i volontari in oltre 160 Paesi. 150mila quelli italiani. Numeri in ripresa lo scorso anno, segnato ancora dall’emergenza pandemica. Come ogni anno, dal 2018, nella settimana che precede il World Cleanup Day c’è il numero maggiore di registrazioni. È facile dunque immaginare che saranno raggiunti i numeri dello scorso anno nei prossimi giorni. Da un paio di giorni è online la mappa delle azioni che associazioni, gruppi informali, cittadini, aziende stanno registrando. Saranno migliaia i volontari che il 17 settembre si armeranno di guanti e sacchi per ripulire l’Italia.
Il World Cleanup Day beneficia dell’impegno delle persone comuni per ottenere cose incredibili. La sua bellezza sta nella cooperazione e collaborazione: costruire ponti tra comunità disparate e includere tutti i livelli della società. Dai cittadini alle imprese, alle istituzioni.