Il 21 settembre in oltre 150 Paesi si è celebrato il World Cleanup Day, la più grande azione civica di pulizia del mondo. I numeri di questa edizione hanno superato quelli della prima del 15 settembre dello scorso anno. Sono stati migliorati anche grazie all’ampliamento della rete. L’obiettivo del coinvolgimento del 5 per cento della popolazione non è stato raggiunto, ma i numeri segnano un passaggio positivo. Non sono ancora definitivi i dati. 1250 le azioni organizzate in tutta Italia, 330mila i partecipanti, 1400 le zone pulite. 50.750 i sacchi riempiti, di cui plastica per il 67%, vetro 3%, indifferenziato 27%, cicche di sigarette 2%, carta 1%.
Un traguardo importante raggiunto grazie al contributo di centinaia le associazioni che hanno aderito ed organizzato azioni di pulizia su spiaggia, in parchi, su strade, lungo fiumi. Tanti anche i gruppi informali e i singoli cittadini che hanno mappato e pulito un pezzo del territorio che vivono. Importante anche il sostegno istituzionale al World Cleanup Day. L’appuntamento ha infatti ricevuto il patrocinio morale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. A sostenere il Wcd 2019 anche molte amministrazioni comunali. Importante anche il contributo del volontariato aziendale.
«Chi ha vissuto con noi queste ultime settimane di avvicinamento al World Cleanup Day e i giorni delle azioni sa quanto lavoro c’è stato. Una fatica che però è stata ripagata dalla grande partecipazione dei cittadini che sono sempre più interessati dalle questioni ambientali locali e globali. I numeri di questa edizione hanno superato piacevolmente la nostra previsione. Questo significa che il messaggio di sostenibilità, di riappropriazione del nostro pianeta, dei luoghi in cui viviamo sta passando». A dichiararlo il presidente di Let’s Do It! Italy, Vincenzo Capasso.
Prossimo appuntamento il 6 ottobre nel corso di Ricomincio dai libri, la fiera del libro di Napoli, dove sarà illustrato il report del World Cleanup Day e presentato il Keep It Clean Plan alla presenza del ministro dell’Ambiente Sergio Costa.